A PORTO CERVO PER I CHIOSCHI NON SERVE IL PERMESSO DI COSTRUIRE
Il fatto:
– una s.r.l. installa sulla banchina del Porto Porto Cervo alcuni chioschi per lo svolgimento di un’attività produttiva commerciale di vendita al dettaglio nel settore non alimentare, non ancorati né infissi al suolo, totalmente temporanei e amovibili, per una durata inferiore a 180 giorni (nello specifico dal 15 giugno 2016 al 30 agosto 2016), oltre ai periodi di montaggio e smontaggio per complessivi ulteriori 60 giorni;
– il Comune di Porto Cervo afferma che le opere non sarebbero “opere precarie dirette a soddisfare obiettive esigenze contingenti e temporanee”: è un intervento riproposto (con mera variante nominativa) per il 4° anno consecutivo; si tratterebbe di una vera e propria attività stagionale soggetta al regime giuridico del permesso di costruire;
– la s.r.l. sostiene che per installare i chioschi non sarebbe necessario il permesso di costruire, perché l’attività di vendita al dettaglio non avrebbe carattere stagionale.
La soluzione del T.A.R.:
I chioschi, nel caso di specie, anche se installati per il quarto anno consecutivo:
- non hanno carattere stagionale;
- non necessitano di permesso di costruire;
per questi motivi:
– si tratta di opere destinate a soddisfare una necessità imprenditoriale contingente per essere poi prontamente ed integralmente rimosse
– si tratta, cioè, di una manifestazione espositiva non strettamente connessa alla stagione estiva, come invece, ad esempio, può affermarsi con riguardo agli stabilimenti volti allo sfruttamento economico del turismo balneare
– il suo reiterato svolgimento nel corso degli anni può assumere al più il contenuto di un evento ricorrente, la cui reiterazione è rimessa alle valutazioni imprenditoriali della s.r.l., che del resto svolge prevalentemente tutt’altra attività (gestione degli ormeggi e assistenza ai diportisti), ma non quello di un’attività stagionale nel senso inteso dall’ufficio comunale
– l’iniziativa imprenditoriale ha ricadute occupazionali e quindi si devono evitare divieti o prescrizioni del tutto inutili, che possano rivelarsi dannosi sul versante economico/occupazionale
QUI SOTTO PUOI SCARICARE LA SENTENZA IN PDF:
T.A.R. Sardegna del 12 aprile 2017
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