MARIO, LA SUA SEDIA A ROTELLE E LA CORTE COSTITUZIONALE
Ma cosa c’entra Mario con la Corte Costituzionale?
Ecco cosa c’entra
Mario è un mio amico che è costretto sulla sedia a rotelle, ha difficoltà nel parlare, ma si esprime benissimo con gli occhi e capisce tutto, di solito prima degli altri
A Mario piace un sacco andare al cinema
Oggi ci sono le multisale che sono di recente costruzione e sono state costruite in conformità alle norme edilizie sull’eliminazione delle barriere architettoniche
Mario, quindi, può accedere al cinema con la sedia a rotelle, ma si lamenta perché è costretto a vedere il film dalla prima fila: affatica gli occhi a pochi metri dallo schermo e non si gode il film come gli altri spettatori
Mario vuole vedere il film come tutti gli altri, scegliendo uno dei posti ancora disponibili, visto che la sala del cinema è quasi vuota
E qui interviene la Corte Costituzionale, che deve decidere se Mario, oltre ad avere diritto ad accedere liberamente alle sale cinematografiche, ha anche diritto a vedere il film nelle stesse condizioni degli altri spettatori
In altri termini, le sale cinematografiche devono essere costruite o ristrutturate in modo tale che chi è costretto su sedia a rotelle possa accedere ad ogni ordine di posti?
Questo è il quesito a cui risponde la Corte Costituzionale
Chi vuol sapere la risposta deve leggersi tutta la sentenza che può scaricare più sotto
Sto scherzando
Ecco in poche battute le considerazioni della Corte Costituzionale.
I termini della questione:
– Soggetti portatori di ‘handicap’ costretti su sedia a rotelle
– Eliminazione delle barriere architettoniche
– Luoghi in cui si svolgono pubbliche manifestazioni o spettacoli: un cinema
– Spazi riservati agli invalidi in carrozzella
– Mancata previsione, in loro favore, dello stesso livello qualitativo dei servizi erogati in favore delle altre persone
– Lamentata lesione dei diritti inviolabili dell’uomo (art. 2 Cost.), del principio di parità di trattamento e di pari opportunità (art. 3 Cost.), nonché del diritto alla salute/possibilità di socializzazione (art. 32)
La soluzione della Corte Costituzionale:
Mario si vedrà il film dalla prima fila, perché le uscite di sicurezza sono più vicine
E’ vero che:
– la socializzazione è essenziale per la salute dei disabili
– per ciò negli edifici nuovi o ristrutturati si devono riservare appositi spazi per i disabili
ma, vi è un altro interesse prevalente da valutare:
– la necessità di garantire ai disabili una rapida via di fuga a garanzia delle loro incolumità e sicurezza in caso di incendio, calamità o altri eventi simili
Quindi Mario si vedrà il film dalla prima fila, perché sul suo interesse a vedere il film dal posto che desidera, come gli altri, prevale l’interesse alla sua incolumità.
LA CORTE COSTITUZIONALE CI RICORDA CHE LE NORME SULLE COSTRUZIONI ATTENGONO STRETTAMENTE AI DIRITTI DELLE PERSONE
CHI VOLESSE APPROFONDIRE QUI SOTTO PUO’ SCARICARE LA SENTENZA